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Liquori di Sardegna
La Sardegna ha una notevole quantità di uve con qualità adatte alla produzione di vini liquorosi: così vengono imbottigliati il Nasco, il Girò, il Monica, il Cannonau, il Moscato, la Malvasia nelle versioni non solo da pasto, ma anche liquorose attraverso un procedimento di appassimento dell'uva che deriva dalla più antica tradizione. Fra i distillati, il più famoso è certamente "l'abbardente", "acqua infuocata", una grappa ad alta alcolicità ottenuta dalla fermentazione delle vinacce dei numerosi vitigni sparsi nel territorio regionale, caratterizzata da un gusto molto forte in quella Cannonau e intenso ma al tempo stesso delicato nel caso della Vernaccia. Una tipologia di acquavite è il cosiddetto "filu 'e ferru", "fil di ferro", particolarmente forte e dal colore assolutamente trasparente.
La produzione delle grappe è arricchita da quelle aromatizzate con le diverse specie vegetali, quali il ginepro, il cardo o il finocchio selvatico.
Ricette e Curiosità "I Liquori Sardi"
Il liquore più caratteristico dell'Isola è certamente il mirto, ottenuto dalla macerazione nell'alcol puro denaturato delle bacche di questo arbusto, caratteristico della macchia mediterranea e particolarmente diffuso in Sardegna, nelle sue varianti bianca e rossa. Ma non mancano i distillati di altre specie come il corbezzolo, il limone, l'arancio, il mandorlo o ancora il basilico, l'alloro, anche nelle versioni in crema liquorosa.
Acquavite
L'acquavite di Sardegna è una bevanda alcolica trasparente prodotta in tutto il territorio regionale, dove assume anche la denominazione di "abbardente", o di "filu 'e ferru". Le sue varianti al distillato base sono l'acquavite aromatizzata al corbezzolo e quella ai semi di finocchietto selvatico. Si ottiene attraverso un processo di doppia distillazione di vini e vinacce: queste ultime vengono trasportate presso le distillerie autorizzate dove vanno unite ai vini e quindi distillate in appositi alambicchi. La stagionatura del distillato si compie in un anno. La sua gradazione alcolica può superare i 40 gradi. Viene consumata come liquore ma anche come ingrediente in diverse ricette. Un tempo la sua produzione avveniva nelle distillerie annesse alla cantina domestica dove era spesso allestito un locale per la sua vendita. Oggi la Legge sui Monopoli di Stato vieta la produzione privata. Ma nel periodo del proibizionismo la distillazione in proprio proseguì clandestinamente: per eludere i controlli la bevanda veniva conservata in bottiglie di vetro legate con un fil di ferro e interrate lasciando fuori dal terreno solo uno spezzone del fil di ferro. Da questa pratica deriva il nome "filu 'e ferru". Particolarmente pregevole il "filu 'e ferru" di Santu Lussurgiu. Questo può essere gustato tradizionale o aromatizzato, oppure anche con il finocchietto selvatico. Santu Lussurgiu è un paese nel quale alcuni decenni fa quasi ogni famiglia provvedeva alla sua piccola produzione di questo distillato, sicuramente uno dei migliori in Sardegna.
Limoncello
Un liquore particolarmente conosciuto in Sardegna è il Limoncello, caratterizzato da un colore giallo. Questo, derivante dal limone sardo, è bevuto dopo i pasti e utilizzato anche per produrre deliziosi sorbetti. La sua preparazione è molto semplice (con la stessa procedura viene preparato anche il liquore all'arancia). Gli ingredienti sono: limoni sardi, un quarto di litro di alcool a 90 °, un bicchiere grande d'acqua e 200 grammi di zucchero. Si sbuccia il limone al punto da creare una scorza uniforme. Si fa seccare la scorza in forno ad una temperatura costante di 60 gradi. Si fa cuocere la scorza sino a quando non si disidrata; una volta fredda si divide in piccoli pezzi che poi vanno a macerare nell'alcool per circa sei settimane. Passato il periodo di macerazione si filtra l'alcool e si aggiunge lo sciroppo macerato facendo sciogliere lo zucchero nell'acqua. Il prodotto viene quindi chiuso in apposite bottiglie per impedire il contatto con l'aria. Il risultato finale è un liquore di colore ambra scura. Questo va colato sino a quando la tonalità ambra scuro non comincia a schiarirsi e a somigliare sempre più ad un giallo acceso.
Mirto
Il mirto di Sardegna è un liquore dal colore rosso scuro che si ottiene dall'infusione in una miscela di alcol e acqua delle bacche di mirto, che poi va a caratterizzare profumo e sapore della bevanda con l'aggiunta di dolcificanti quali zucchero e miele. Il suo grado alcolico è compreso fra 28 % e 36 % vol. L'intenso sapore, unito alle proprietà digestive, ne fanno una bevanda molto apprezzata, consumata per consuetudine fredda a fine pasto. Assume nel territorio isolano diverse denominazioni: nella zona di Berchidda, Ittiri, Oschiri, Padria, Pattada, Sassari, Tempio e Alghero "murta", "mulsta" a Ittireddu, "murta" a Bitti, Bolotana, Fluminimaggiore, Oliena, Orani, Orgosolo e Quartu, "murtiu" a Carloforte, "murtizzu" a Bono, "muta" a Burcei e Villacidro. La pianta del mirto cresce in forma di cespugli, soprattutto in territori collinari, sviluppandosi fino a 2 metri e mezzo d'altezza. La pianta si caratterizza per via delle sue bacche, di colore violaceo, con le quali viene prodotto il liquore.
Laboratori Artigianali di Liquori Tipici Sardi
Produzione Liquori Sardi Tipici di qualità
"Bresca Dorada"
È il 1986 quando Paolo Melis e Enrico Diana fondano Bresca Dorada nelle campagne di Muravera, per dedicarsi all’allevamento delle api, alla produzione del miele e degli altri prodotti dell’alveare. Paolo e Enrico gestiscono gli alveari razionali: oltre 600, praticando la transumanza e producendo, dalle particolari fioriture isolane, pregiati mieli. Nel 1990 all’apicoltura si affianca l’agriturismo, per proporre ai clienti le specialità della cucina sarda. A fine pasto, i due amici offrono come digestivo il loro mirto, preparato per passione in piccolissime quantità. Il mirto è ottimo, e i tanti complimenti dei clienti convincono i soci della Bresca Dorada ad aumentare la produzione del liquore: lo presenteranno confezionato sul mercato. La loro è una prova, una piccola scommessa che sa di sfida.
I Liquori di "Bresca Dorada":
Mirto di Sardegna
Mirto Verde
Limoncino di Muravera
Arangiu
Fil’ e Ferru
Figu Morisca
Matafalùa
I Liquori di "Bresca Dorada"
Mirto di Sardegna Ingredienti: Infuso idroalcolico di bacche di Myrtus communis, acqua, zucchero, alcool e miele.
Gradazione alcolica: 30% vol
I frutti del mirto maturano dal mese di Novembre e si raccolgono sino a Gennaio. In quei mesi freddi e piovosi d’ inverno i numerosi raccoglitori arrivano sino ai posti più impervi dell’isola per riuscire a cogliere le bacche più mature. Da quei frutti giunti in azienda e messi a macerare nell’alcool per alcuni mesi si ottiene l’ infuso che sarà la base per la preparazione dell’ottimo liquore. L’ utilizzo del miele conferisce al nostro “Mirto Rosso” un gusto unico e inconfondibile . Si consiglia di berlo freddo.
Mirto Verde Ingredienti: Infuso idroalcolico di foglie di Myrtus communis, acqua, zucchero alcool e miele.
Gradazione alcolica: 30% vol
Il profumo della pianta del mirto è uno dei ricordi più forti che rimangono impressi durante una visita alla nostra isola. Dalle foglie giovani, raccolte manualmente e con rispetto della pianta, produciamo questo delicato liquore di Mirto Verde caratterizzato dal profumo aromatico e intenso e dal sapore gradevole e delicato che ricorda la pianta d’origine. E’ migliore bevuto freddo.
Limoncino di Muravera Ingredienti: Infusione idroalcolica delle scorze di limone (Citrus limon), acqua, zucchero.
Gradazione alcolica: 30% vol
Negli agrumeti delle fertili valli di Muravera i limoni gialli appaiono come piccoli soli in un cosmo di frutti. Le scorze ottenute dalla pelatura di questi profumati limoni vengono lasciate in infusione alcolica per alcuni giorni. Solo zucchero e acqua sono gli altri ingredienti che vengono aggiunti all’infuso. Il risultato è un ottimo liquore dal sapore inconfondibile, gradevole e fresco. E’ ottimo bevuto freddo.
Arangiu Ingredienti: infusione idroalcolica delle scorze di arance, acqua, zucchero.
Gradazione alcolica: 30% vol
Chi per la prima volta ha la possibilità di assaggiare le arance di Muravera le descrive come “le più buone del mondo”. Non è solo una fantasia popolare ma il microclima e la particolare struttura del terreno che caratterizzano questo territorio fanno sì che gli agrumi di Muravera e del Sarrabus siano considerati eccellenti. Dalle scorze delle arance infuse in alcool otteniamo questo gradevole liquore dall’ intenso profumo di frutta fresca. Si consiglia di berlo freddo.
Fil’ e Ferru Ingredienti: Distillato di vinacce.
Gradazione alcolica: 40% vol.
La distillazione “artigianale” era largamente diffusa in Sardegna, si trattava però di una pratica vietata dalla legge e, ai tempi in cui ancora si usavano le zucche al posto delle bottiglie, era consuetudine seppellire il “corpo del reato” legato ad un fil di ferro che, discretamente, ne segnalava la presenza. La nostra acquavite riprende di quei tempi la passione e l’attenzione per le cose fatte per sé e per gli amici.
Figu Morisca Ingredienti: Infusione idroalcolica dei frutti di Fico d’india (Opuntia ficus indica), acqua, zucchero e miele.
Gradazione alcolica: 25% vol
Muretti a secco e fichi d’India, un’ immagine della Sardegna che ha sempre qualcosa da rivelare. Le spine difendono la dolcezza di quei frutti aggrappati a delle foglie ancora più spinose. I fichi d’india giunti al massimo della maturazione vengono raccolti e messi in infusione alcolica. Il risultato ottenuto è un ottimo liquore che, oltre al frutto di appartenenza, evoca tanti altri sapori come quello delle mandorle o dell’ uva moscato. Ottimo bevuto freddo, delizioso in accompagnamento dei tipici dolci sardi a base di mandorle, sul gelato o nella macedonia di frutta.
Matafalùa Ingredienti: grappa, infuso idroalcolico di semi e foglie di finocchio selvatico (Foeniculum vulgare).
Gradazione alcolica: 40% vol
Dai semi e le foglie del finocchio selvatico lasciati in infusione alcolica per una quindicina di giorni si ottiene la tintura madre che successivamente viene aggiunta ad una delicata acquavite di vinacce.
Il risultato è una bevanda alcolica di 40 gradi, piacevolissima a fine pasto.
Cantina Gostolai La vitivinicola Gostolai inizia la sua attività nel 1988 al fine di valorizzare sempre di più le uve che la terra di Oliena ed il suo particolare microclima produce. Il nome GOSTOLAI deriva dalla località omonima dove sono i vigneti di famiglia, che hanno fornito le uve per l'ottenimento dei nostri primi vini. Attualmente si producono cinque vini a DOC e sette vini a IGT, oltre a tre tipologie di grappe.
Abbardente Grappa di Nepente
Iniziali sensazioni balsamiche e mentolate, su un riconoscimento vegetale di tiglio e rosa canina, che si fondono con gradevoli note di frutta secca, in bocca l'ingresso è largo e imperioso, con la componente alcoolica che non aggredisce il palato nella fase retro olfattiva.
Ottenuta dalla distillazione delle vinacce di cannonau di Sardegna Nepente.
GR. ALC.: 42,0% Vol.
Grappa Barrique di Nepente
Iniziali sensazioni balsamiche e mentolate, su un riconoscimento vegetale di tiglio e rosa canina, che si fondono con gradevoli note di frutta secca, in bocca l’ingresso è largo e imperioso, con la componente alcoolica che non aggredisce il palato nella fase retro olfattiva.
Ottenuta dalla distillazione delle vinacce di cannonau di Sardegna Nepente.
GR. ALC.: 42,0% Vol;