Carapigna
Prodotto Tradizionale della Sardegna
Descrizione sintetica del prodotto Sorbetto al limone di colore bianchissimo e dalla caratteristica
consistenza simile a quella della neve fresca. Si prepara una limonata con acqua, zucchero e limone. La limonata viene inserita in un contenitore d’acciaio (un tempo di piombo e poi di alluminio) detto sorbettiera, che viene chiuso ermeticamente con un coperchio d’acciaio e dei panni. La sorbettiera viene inserita in un altro contenitore di legno a forma di barilotto (in sardo: barrile). Sul fondo del barilotto e intorno alla sorbettiera viene inserito del ghiaccio a pezzi, che viene poi cosparso di sale. A questo punto si inizia a girare la sorbettiera molto velocemente e con energia, di modo che il contenuto cominci a ghiacciare. Dopo circa 40 min. la sorbettiera può essere aperta e il contenuto sminuzzato, con delle palette d’acciaio prima e poi di legno, affinché il prodotto sia il più soffice possibile, di consistenza simile a quelle della neve fresca. La carapigna viene preparata e servita al momento (normalmente all’aperto, durante le feste paesane). La limonata può essere preparata all’interno di locali chiusi, e trasportata dentro contenitori sigillati, per essere lavorata vicino al punto vendita, spesso appunto in bancarella di una festa paesana. La carapigna è sicuramente un prodotto molto antico. Questo fatto è testimoniato sia dagli anziani che dichiarano di averla conosciuta fin da bambini, sia dall’arcaicità della tecnica di lavorazione.
DATI SUL PRODOTTODenominazione del prodotto: Carapigna – Sorbetto al limone
Sinonimi: Astròre (in sardo: neve)
Territorio interessato alla produzione: Intero territorio regionale con particolare riferimento alla zona di Tuili, di Aritzo e delle Barbagie.
Costanza metodo di produzione oltre 25 anni: Accertato